Piscinas: sette chilometri di spiaggia, dune dorate altissime, cervi, resti minerari ed un relitto a 200 metri dalla costa

Un tramonto da togliere il fiato per una località tra le più belle al mondo

Ci sono posti talmente incredibili da non sembrare veri: Piscinas -nel cuore del centro Sardegna, lontani dalla Costa Smeralda- è uno di questi

Dalla località di Portu Maga nel Comune di Arbus si percorre un tratto di strada bianca fra dune e corsi d’acqua per arrivare in paradiso. Esagerati, direte voi… credeteci è proprio così! La stessa rara meraviglia è anche raggiungibile passando per la località di Ingurtosu. L’ultimo tratto, a partire dalla laveria di Naracauli, vi inebrierà con gli intensi profumi della macchia mediterranea, lasciandovi intravedere le alte dune fino alla lunga spiaggia, di cui 800 metri dedicati ai naturisti.

Ingurtosu: il borgo fantasma

Fa parte del parco geominerario della Sardegna, ma per oltre un secolo è stato vivace centro direzionale delle miniere del complesso di Montevecchio; da qui si scende a mare attraverso la valle de is Animas. In un’atmosfera in cui il tempo si è fermato vedrete i resti della residenza del direttore e della palazzina della direzione, la chiesa e l’ospedale, ruderi di alloggi e di cantieri con pozzi, impianti e laverie, carrelli arrugginiti e vagoni abbandonati della ferrovia usata per il trasporto dei minerali fino all’attracco in spiaggia. In spiaggia solo pace e il silenzio tra dune dorate alte fino a 90 m di altezza, modellate e dall’instancabile Maestrale, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La scenografia delle rovine minerarie tra pozzi, laverie, scavi e materiale di scarto imbalsamato sulle colline, che produce le famose acque rossastre, regala un’atmosfera unica e magica, da set cinematografico.

Un'oasi selvaggia della Costa Verde, vanto di tutta la Sardegna, dell’Italia e dell’Europa

Una spiaggia inserita tra le più belle del mondo anche dal National Geographic. Una ricca, colorata e profumata vegetazione fa da cornice rigogliosa a questo prezioso quadro: ginepri secolari dai rami contorti, lentischi e olivastri che formano piccoli boschetti e fiori in abbondanza come la violacciocca, il giglio di mare ed il meraviglioso papavero della sabbia. Anche il cervo sardo passeggia in mezzo al verde, mentre sulla riva depongono le uova le tartarughe marine.

Il relitto inglese e gli sport da onda

Il fondale limpido diventa subito profondo: dai due-tre metri arriva presto a decine di metri. Qui in immersione si può vedere il sito dove riposa da tre secoli, a soli 200 metri dalla riva, il relitto di una nave inglese. Le generose foci di due torrenti attirano vicino alla riva pesci in caccia di muggini, che qui sono abbondanti come le mormore, le ombrine e le orate. Questo mare dal blu profondo -raramente calmo- è méta imperdibile per surfisti di tutto il mondo: windsurf, kite e surf da tavola sono infatti praticati tutto l’anno. I centri abitati sono lontani e le strutture ricettive poche: un campeggio e un albergo a ridosso delle dune. Nell’arenile due panoramici chioschi-ristorante e la possibilità di noleggiare, canoe, pattini e gommoni. L’area è attrezzata anche per i camper.