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Museo dell’intreccio mediterraneo
In età romana era la mitica
Tibula, nel Medioevo è stato per secoli fortezza inespugnabile, protetta da possenti mura e 17 torri, fino all’avvento delle armi moderne. Il nucleo originario di Castelsardo fu costruito attorno al
Castello dei Doria, risalente a fine del XIII secolo, attuale sede del suggestivo
Museo dell’Intreccio mediterraneo, uno dei più visitati della Sardegna. A inizio XVI secolo fu rinominato
Castillo Aragonés e divenne sede vescovile sino alla costruzione della
cattedrale di sant’Antonio Abate (1586), con la meravigliosa torre campanaria a picco sul mare chiusa da una cupola maiolicata e con le cripte sottostanti che ospitano il museo ‘Maestro di Castelsardo’. Sotto la dinastia sabauda il paese assunse il nome attuale.
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Borgo tra i più belli d’Italia
Parte dell’esclusivo ‘Club dei borghi più belli d’Italia’, mantiene intatta la nobile posa di signoria fortificata, con bastioni e ripide scale. Nel tour degli edifici religiosi e storici la chiesa di
Santa Maria delle Grazie, il monastero dei benedettini, l’episcopio (sede del vescovo), il
palazzo La Loggia, sede della municipalità fin dal 1111 e il
palazzo Eleonora d’Arborea. Castelsardo racconta più di altri centri più rinomati le vicende dell’isola tra la dominazione genovese e quella spagnola. Domina la cittadina l’imponente
Castello dei Doria, famiglia nobile genovese, arroccato sulla cima del promontorio, quasi un tutt’uno con la roccia, visibile da lontano.
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Mare cristallino
Il litorale castellanese è fatto di alte scogliere di trachite rossa. Pochi i tratti sabbiosi, tra cui la
Marina di Castelsardo: all’ingresso del borgo tra dolci casette di color pastello, la spiaggia di
Lu Bagnu, frazione distante due chilometri e mezzo, protetta da rocce bordate di verde: arenile dorato con fondale cristallino impreziosito da scogli piatti. Per gli appassionati di windsurf e vela, è imperdibile una puntata a
punta La Capra, qui il gioco fra mare e scogli crea una incredibile piscina naturale.
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Aragosta, astice, granseole, ricci e frutti di mare
Il mare è orgogliosamente e prepotentemente sulle tavole dei ristoranti castellanesi. Paese tradizionalmente di pescatori, qui si possono gustare deliziose specialità di mare con protagonista il pescato locale freschissimo… La regina è sempre l’aragosta, cotta in maniera semplice, in modo da esaltare il gusto delicato della sua deliziosa polpa bianca; decisamente da provare anche la gustosissima fregola ai frutti di mare.