Sardegna da scoprire: 4 motivi per visitare Castelsardo, magico borgo sul mare

  1. Museo dell’intreccio mediterraneo

In età romana era la mitica Tibula, nel Medioevo è stato per secoli fortezza inespugnabile, protetta da possenti mura e 17 torri, fino all’avvento delle armi moderne. Il nucleo originario di Castelsardo fu costruito attorno al Castello dei Doria, risalente a fine del XIII secolo, attuale sede del suggestivo Museo dell’Intreccio mediterraneo, uno dei più visitati della Sardegna. A inizio XVI secolo fu rinominato Castillo Aragonés e divenne sede vescovile sino alla costruzione della cattedrale di sant’Antonio Abate (1586), con la meravigliosa torre campanaria a picco sul mare chiusa da una cupola maiolicata e con le cripte sottostanti che ospitano il museo ‘Maestro di Castelsardo’. Sotto la dinastia sabauda il paese assunse il nome attuale.

  1. Borgo tra i più belli d’Italia

Parte dell’esclusivo ‘Club dei borghi più belli d’Italia’, mantiene intatta la nobile posa di signoria fortificata, con bastioni e ripide scale. Nel tour degli edifici religiosi e storici la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il monastero dei benedettini, l’episcopio (sede del vescovo), il palazzo La Loggia, sede della municipalità fin dal 1111 e il palazzo Eleonora d’Arborea. Castelsardo racconta più di altri centri più rinomati le vicende dell’isola tra la dominazione genovese e quella spagnola. Domina la cittadina l’imponente Castello dei Doria, famiglia nobile genovese, arroccato sulla cima del promontorio, quasi un tutt’uno con la roccia, visibile da lontano.

  1. Mare cristallino

Il litorale castellanese è fatto di alte scogliere di trachite rossa. Pochi i tratti sabbiosi, tra cui la Marina di Castelsardo: all’ingresso del borgo tra dolci casette di color pastello, la spiaggia di Lu Bagnufrazione distante due chilometri e mezzo, protetta da rocce bordate di verde: arenile dorato con fondale cristallino impreziosito da scogli piatti. Per gli appassionati di windsurf e vela, è imperdibile una puntata a punta La Capra, qui il gioco fra mare e scogli crea una incredibile piscina naturale.

  1. Aragosta, astice, granseole, ricci e frutti di mare

Il mare è orgogliosamente e prepotentemente sulle tavole dei ristoranti castellanesi. Paese tradizionalmente di pescatori, qui si possono gustare deliziose specialità di mare con protagonista il pescato locale freschissimo… La regina è sempre l’aragosta, cotta in maniera semplice, in modo da esaltare il gusto delicato della sua deliziosa polpa bianca; decisamente da provare anche la gustosissima fregola ai frutti di mare.