La Basilica della
Santissima Trinità di Saccargia, situata nel comune di Codrongianus a 18 km da Sassari, è il monumento romanico più popolare della Sardegna.
La Basilica della Santissima Trinità di Saccargia
L'
imponente campanile della chiesa di Saccargia svetta da lontano e accoglie il visitatore che resta incantato da questa chiesa in stile romanico pisano, costruita oltre 900 anni fa con calcare bianco e basalto nero.
Si tratta di un monumento lungo quasi trenta metri, largo sette e alto 14 con una torre campanaria di circa 40 metri.
La basilica sorge accanto ai resti dell’antico monastero camaldonese fondato dallo stesso ordine intorno al 1112.
La consacrazione della chiesa si fa risalire al
1116.
Il complesso abbaziale venne poi abbandonato, probabilmente, alla fine del Trecento dall’ordine camaldonese, infatti l’ultimo atto riguardante l’abbazia come monastero, risale al 1384.
La
pianta della basilica è a croce commissa cioè ad aula unica terminante con un breve transetto su cui si affacciano tre cappelle absidali.
All'interno dell'abside centrale si possono ammirare gli
affreschi del XII secolo, unici superstiti dell’epoca in Sardegna, che rappresentano cicli evangelici.
Si presume che la mano che li ha creati sia pisana, con influenze umbro-laziali.
È considerato l’unico esempio di
pittura murale romanica in buono stato di conservazione in Sardegna.
La facciata dell'edificio fu restaurata nella prima decade del '900 a cura dell’architetto Dionigi Scano.
Il nome Saccargia secondo alcuni deriva dalla
contrazione di ‘vacca vargia’ (vacca dal pelo maculato), perché narra la tradizione che ogni giorno una mucca pezzata si presentasse puntuale sul luogo dell’antico monastero per dare il suo latte ai monaci, prostrandosi dinanzi a loro.
Altri studiosi invece lo fanno derivare dal latino "
Sacraria" cioè area sacra.
[gallery ids="5458,5459,5460"]
Scopri anche altre meraviglie della Sardegna, come
Laconi o le magnifiche
dune di Piscinas!