4 motivi per visitare Pula e Nora.

Pula e Nora: perle della Sardegna

1. Un tesoro senza pari tra rovine fenicie e romane

A soli 35 chilometri da Cagliari circa settemila pulesi custodiscono un ‘forziere’ di tesori naturalistici, archeologici e culturali senza pari nell’Isola. La movida estiva, con eventi e aperitivi nelle piazze, si affianca a escursioni e attività sportive. Una passeggiata per i viali alberati che portano al parco archeologico di Nora permette di conoscere le origini del paese. A pochi passi dal centro uno dei siti più noti della Sardegna: capo Pula. Qui le rovine di un’antica città, la prima fenicia in Sardegna (VIII secolo a.C.), poi fiorente centro punico e, conquistato dai romani, municipium nel I d.C. Nei due secoli successivi visse il massimo splendore: caput viae di tutte le strade sarde. Meravigliose le vestigia di tre millenni: un tophet fenicio-punico, resti di templi punici e romani, del foro, di dimore signorili, terme con mosaici e anfiteatro.
 

2. Spiagge incantevoli

La spiaggia di Nora regala sabbia dorata lambita dal mare calmo e cristallino, sul promontorio la torre del Coltellazzo. Nella baia sorge la suggestiva chiesetta di sant’Efisio, luogo sacro di martirio del santo guerriero rievocato ogni 3 maggio nella Festa a lui dedicata, a cui la popolazione locale -insieme a quella di Cagliari- è straordinariamente e sinceramente devota. Alle spalle della baia la laguna di Nora, con habitat di rari uccelli, offre un tramonto mozzafiato dalla bellezza indescrivibile. A est di Nora la spiaggia de su Guventeddu, apprezzata da kite e wind surfisti anche nei mesi invernali. A ovest il lungo litorale di Santa Margherita di Pula: una serie di cale di sabbia bianca e fine e sprazzi di graniti rosati -Cala Marina, Cala Bernardini, Cala d’Ostia, Cala Verde ed altre si affacciano sul mare smeraldino e limpido. Questo regno di pace ha alle spalle una accogliente e fresca pineta, che si estende sino a alla stupenda Chia, Domus de Maria. La natura qui è avvolgente nelle foreste di Is Cannoneris e Pixinamanna, paradisi per escursionisti e per chi cerca un po’ di pace: tra lecci, macchia mediterranea, conifere, piante rare, formazioni rocciose modellate dal tempo, corsi d’acqua e testimonianze di civiltà preistoriche questo complesso forestale è un’oasi faunistica ripopolata con cervi e daini.
 

3. Non perdete la tradizionale e delicatissima cucina di mare

Spaghetti alla bottarga o con le arselle, frutti di mare, astice e aragosta qui sono prelibatissimi. Noi vi suggeriamo di accompagnarli a degli ottimi bianchi di Sardegna come l’intramontabile Karmis di Contini.
 

4. L’anfiteatro di età imperiale ospita tra il 29 ed il 31 Agosto ‘La notte dei poeti’

Situato nel centro storico, vicino al porto, questo tesoro romano ha uno stato di conservazione incredibile. È una struttura del I secolo dalle dimensioni impressionanti. Quando fu costruito, totalmente in pietra di calcio, aveva una capacità di 20.000 persone. A fine Agosto l’imperdibile tre giorni di libri, incontri con autori, dibattiti e laboratori a Pula e al foro Romano di Nora tra il fulgore del tramonto e il chiarore argenteo della luna. Il Festival accende i riflettori sul patrimonio archeologico dell’Isola e rappresenta un punto di riferimento degli eventi culturali dell’estate in Sardegna. Tra i protagonisti della XLII edizione gli attori Fabrizio Bentivoglio ed Anna Foglietta, la cantante algherese Franca Masu e la Paolo Jannacci & Band. Si andrà sulle tracce del mito con ‘Metamorfosi’ dal celebre poema di Ovidio con Nina Pons e le percussioni dei Munedaiko per la regia di Andrea Baracco; Mattia Sebastian Giorgetti firma invece la mise en scène di ‘Medea / fragments’. S’intitola ‘Mettiamoci all’Opera’ il laboratorio a misura di giovanissimi a cura di Marco Nateri e Luigia Frattaroli. Una riflessione sul tema della fine della vita ne ‘La morte ovvero il pranzo della domenica’, il nuovo spettacolo di Mariano Dammacco interpretato da Serena Balivo. Atmosfere fiabesche per la ‘Sig.ra Rossetta’ de Is Mascareddas, storica compagnia sarda di Teatro di Figura. Indaga sul significato simbolico e sui confini reali e metaforici del corpo ‘In-Corpo-Reo.4’ l’originale pièce di e con l’attrice, drammaturga e regista pulese Rossella Dassu. ‘Swan’, creazione del coreografo Gaetano Palermo ispirata a ‘La morte del cigno’ con Rita Di Leo, è un assolo in cui lo sport diviene metafora della vita. Un’elegia funebre per il Mediterraneo con ‘The Last Lamentation’, progetto di Valentina Medda. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.